Libero cittadino? No, Ultras!
Oggi si gioca Avellino-Cavese, ma la mente va all'ennesima diffida ingiusta.
Sul profilo social (non diremo quale, non ha importanza) di C.C., storico tifoso della Cavese, è comparsa una riflessione meritevole della nostra attenzione, noi che al tema abbiamo dedicato più di un commento su Contrasti ULTRA: Libero cittadino? No, Ultras. L’episodio da cui è scaturita l’ennesima assurda diffida (a carico di una persona x, anche perché come fai a identificare un solo colpevole?) è ahinoi arcinoto: quella letterina a Babbo Natale nella quale si chiedeva a colui che notoriamente porta i regali di portare con sé, nel viaggio di ritorno verso il Polo Nord, il braccio lungo di quelle autorità che di domenica in domenica tarpano le ali del sogno ai tifosi da stadio.
Quelli della Cavese ne avevano potuta fare solo una, di trasferta, fino a quel momento (contro il Messina; ne sarà concessa un’altra proprio in seguito alla letterina). E per coloro che già farfugliano nei pensieri una frase come: “be’, potrebbero farsi la tessera, e il problema sarebbe risolto!”, sorvolando sulle ragioni di una scelta che trasuda vera mentalità ultras, sconosciuta agli occhi di noi moderni, le cose sono molto più complesse di così (vedi articolo sotto).
Il calcio senza trasferte non ha senso
Nella settimana in cui si gioca Avellino v Cavese, una sfida bellissima sotto il profilo del duello a distanza tra tifoserie entrambe molto calde, creative, originali, nella settimana in cui i tifosi dell’Avellino raccoglieranno fondi per Casa Immacolata, una casa di cura alle porte di Roma per aiuto ai più deboli, alle cronache è salita più la notizia del DASPO per reato di libertà di pensiero – questo è – che la bella novella della trasferta concessa ai tifosi di Cava dei Tirreni al Partenio.
Nel profilo social del suddetto C.C., si legge che «questa diffida ha colpito uno degli esponenti della Curva Sud Catello Mari, una curva di un popolo fiero che non china mai la testa, portando con sé il peso di essere una tifoseria amata e invidiata non solo in Italia, capace di regalare emozioni al popolo orgogliosamente tifoso della propria città, nel rispetto dei valori e della mentalità ultras».