Più rare rispetto alla componente marcatamente maschile del tifo da stadio, le figure femminili del panorama Ultras nazionale spiccano proprio in virtù della loro inferiorità numerica: un po’ come i diamanti, tra le montagne, tendono a nascondersi, ma anche a brillare, in mezzo a tante pietre. Tra queste gemme, ce ne è una che non smetterà mai di splendere, anche nel dolore della scomparsa terrena, per chi ha avuto l’onore di conoscerla e per chi ne ha sentito le gloriose gesta: è la signora Maria, legata al tifo avellinese come l’ago al filo. Letteralmente.
"Con ago e filo hai cucito la passione di un'intera tifoseria. Riposa in pace, signora Maria", recita infatti lo striscione della Curva Sud Avellino in onore di Maria Nazzaro, 80 primavere.
Instancabile presenza sugli spalti del “Partenio-Lombardi”, si distingueva per quella maestosa discretezza di chi si fa conoscere con l’umiltà e la costanza della propria fede. Intorno alla sua figura si è stretta una comunità, non tanto (non solo) una tifoseria. Maria Nazzaro era abbonata in Tribuna Montevergine, e tutti la conoscevano come la sarta della Curva Sud.